Ringrazio pubblicamente Antonio Mauri che, per onore di verità ed onestà intellettuale, ci segnala dove stà la verità.
Spero non me ne voglia, se mi sono permesso di riprendere integralmente il contenuto dell'articolo da Lui redatto e pubblicato sul sito http://www.progettopersonabesana.it
Sul volantino distribuito da Insieme per Besana chiunque ha potuto leggere:"piano piano, la verità viene a galla", Progetto Persona si chiede quale verità? Quella di comodo? Sarebbe stato meglio che Cazzaniga ed i suoi prima di controbattere le dichiarazioni fatte dall'Assessore Cereda, su il Besanese n. 211 riguardo la sentenza del Tribunale sulla piscina, avessero riflettuto meglio.
Quanto dichiarato dall'Assessore Cereda corrisponde alla verità e noi intendiamo, con questo articolo, dimostrare perché riteniamo che sia corretto quanto sostenuto dall'attuale maggioranza.
Il Consiglio comunale del 29 novembre 2012 prevedeva al terzo punto dell'ordine del giorno un accantonamento di euro 400.000 per far fronte al pagamento dell'indennizzo previsto dalla sentenza del TAR Lombardia per l'annullamento, da parte della Giunta Cazzaniga, del procedimento per la costruzione della piscina. In un articolo del 4 dicembre 2012 sul nostro sito avevamo sommariamente spiegato questo punto.
La vicenda della piscina ricostruita dal volantino di Insieme per Besana è facilmente smentibile, infatti non è vero che i Cittadini di Besana erano contrari alla piscina, ma solo 12 commercianti più un cittadino di un altro Comune, che sono ricorsi al Presidente della Repubblica, con falsità ampiamente dimostrabili, da documenti in nostro possesso, erano contrari; a meno che Cazzaniga e i suoi non ritengano che 12 persone possano rappresentare l'intera popolazione che, al contrario, ancora oggi, sostiene l'utilità di una piscina a Besana.
Inoltre non risponde a verità il fatto che, una parte della maggioranza Mauri fosse contraria alla piscina, pensare che una parte di maggioranza sia contraria perché un solo Consigliere si astiene dalla votazione è veramente assurdo. Altra falsità, all'insediamento della Giunta Cazzaniga, il progetto piscina non presentava alcuna anomalia ed infatti il TAR Lombardia ha ampiamente riconosciuto la correttezza del procedimento. La questione fidejussioni, non è come si vuol far credere, infatti queste, come da procedimento, sarebbero state emesse ovviamente dalla società che avrebbe preso in carico l'opera, solo dopo l'approvazione definitiva di tutto l'iter procedurale. Il procedimento definitivo non prevedeva alcun centro commerciale, ma solo un centro destinato ad attività strettamente attinenti allo sport e/o ricreative, ciò lo possiamo ampiamente dedurre dalla delibera di Consiglio comunale n. 38 del 26/04/2004, in perfetta sintonia con le norme del Parco della Valle del Lambro e quelle della Provincia di Milano. L'unica verità è quella che riguarda l'assenza di Mauri nella Giunta, che avrebbe dovuto deliberare il completamento dell'iter per la piscina, in quanto impegnato all'ALER di Milano per concludere l'accordo per un finanziamento di 1.275.000 euro, che sarebbe servito, in parte, per la ristrutturazione delle case popolari ALER di Besana, come poi, di fatto, è avvenuto; la restante parte è stata poi utilizzata dalla giunta Cazzaniga per le case in autocostruzione di Calò. Quindi la delibera di giunta n. 149 del 26/05/2004, che aveva per oggetto: "Realizzazione centro natatorio e gestione dell'intero centro sportivo - concessione - capitolato programma e schema Bando di gara", non è stata accantonata per mancanza di accordi nella maggioranza, come qualcuno vuol far credere, ma per la motivazione che si evince dalla stessa delibera non approvata: "il Segretario Generale, peraltro, fa presente che il signor Sindaco comunica di doversi assentare, abbandonando la seduta, dovendosi recare a Milano per impegni istituzionali e il Segretario fa inoltre presente che la proposta di deliberazione è stata trasmessa dall'ufficio competente in mattinata, (la giunta si era riunita alle ore 13,00) per cui non vi è stato il tempo di procedere, per quanto di competenza, all'esame della proposta e degli allegati documenti." (era consuetudine della giunta Mauri vagliare attentamente, con il Segretario generale, in ogni seduta di giunta, qualsiasi documento prima dell'approvazione).
Gli unici cinque assessori presenti quel giorno in giunta, peccando di presunzione, per l'assoluta convinzione di poter vincere ancora le elezioni, decidono di rimandare il tutto al dopo elezioni, non avendo a disposizione altro tempo visto le imminenti votazioni svoltesi poi il 12/13 giugno 2004. Questo è da considerarsi l'unica leggerezza che può essere imputata ad una Giunta Mauri non al completo.
Nella campagna elettorale del 2004, tutti gli schieramenti politici prevedevano la costruzione della piscina, e questo dimostra quanto la popolazione fosse convinta della necessità di un centro sportivo efficiente e di un centro natatorio indispensabile, ma è certo che lo schieramento di Cazzaniga già aveva deciso che la piscina non sarebbe stata costruita. Per quale motivo? Forse perché nel gruppo di Insieme per Besana c'erano soggetti compartecipi di un'altra piscina, frequentata ancora oggi dagli alunni delle scuole besanesi? O c'è dell'altro? Qualcuno potrà pensare che queste sono nostre supposizioni, ma i documenti che compongono il dossier completo relativo alla piscina, del quale Progetto Persona è in possesso, dimostrano esattamente che quanto sosteniamo non sono supposizioni.
Nel giugno 2004, Insieme per Besana vince le elezioni, la Giunta Cazzaniga succede alla Giunta Mauri, ma contrariamente a quanto si sostiene nel volantino, non ci sono situazioni ingarbugliate, ma si creano successivamente. E' vero il P.R.G. di Mauri viene annullato dal TAR nel novembre 2004, che coincidenza, qualcuno ha tifato o ci ha messo del proprio perché venisse annullato? Dall'annullamento del P.R.G. di Mauri all'approvazione di quello di Cazzaniga che, per la verità, non si discosta molto da quello della giunta Mauri, cos'è accaduto? A cosa ha portato questo annullamento? Quanti metri cubi sono stati edificati? Se il P.R.G. di Mauri non fosse stato annullato questi metri cubi non avrebbero potuto essere edificati.
Qualcuno si è preoccupato dello sperpero di denaro pubblico speso per rifare un altro P.R.G. o l'importante era agevolare i poteri forti e la speculazione edilizia?
E' molto interessante sottolineare che, addirittura il nuovo P.R.G. della giunta Cazzaniga ha escluso ogni attività commerciale al centro sportivo comunale, ma noi ci chiediamo, il bar esistente che, va ben oltre, la sola funzione di bar ed è frequentato anche al di fuori degli orari di apertura del centro sportivo comunale, non è un'attività commerciale...?
Per quanto riguarda invece l'incompatibilità della piscina con l'annullamento del P.R.G., ammesso che ci fosse incompatibilità, possiamo considerarla una vera "bufala"; visto che tutto era autorizzato, bastava deliberare l'ultimo passaggio e non ci sarebbero stati problemi. Il P.G.T. è stato annullato nel novembre 2004, l'iter della piscina poteva essere completato subito dopo l' insediamento della nuova Giunta Cazzaniga, il tempo c'era, bastava volerlo.
Il fatto che la giunta Cazzaniga si sia trovata di fronte ad un ricorso straordinario presentato al Presidente della Repubblica, come dicevamo all'inizio, da soli 12 commercianti + un altro ricorrente, che chiedevano l'annullamento del progetto piscina, è vero; quello che risulta alquanto anomalo però è il fatto che, con il verbale di G.C. n. 243 del 3/11/2004 della giunta Cazzaniga, sia stato annullato il verbale di G.C. n. 100 del 5/04/2004 della giunta Mauri che, assegnava l'incarico all'Avv. Bardelli di Milano, per la difesa del Comune. In questa occasione il Comune sarebbe uscito vincente, in quanto la delibera n. 38 del 26/04/2004 che, i ricorrenti, per la troppa fretta, non hanno trasmesso al Presidente della Repubblica, dimostrava la correttezza del procedimento. Dalla delibera di Cazzaniga n. 243, sopra citata, si evince che la giunta è praticamente d'accordo con i ricorrenti e non ritiene opportuno realizzare il centro commerciale annesso alla piscina, ma quale centro commerciale? Se la delibera n.38 del 26/4/2004 non prevedeva il centro commerciale? Quindi per quale valido motivo il Comune non è stato difeso da alcun legale? Per essere certi che il procedimento venisse annullato? Ed infatti il procedimento ha avuto esito positivo per i ricorrenti. La Giunta Cazzaniga ha sfruttato l'occasione ed ha annullato le delibere relative al procedimento per la costruzione del centro natatorio con delibera di Giunta n. 219 del 14/10/2008 e delibera di Consiglio comunale n.63 del 14 ottobre 2008. Successivamente, però, il TAR Lombardia ha condannato, come tutti sappiamo, il Comune al risarcimento dei danni nei confronti della società Turra che aveva redatto il progetto della piscina. Ed ecco il motivo per cui l'attuale maggioranza è stata costretta ad accantonare la somma di euro 400.000 per il risarcimento danni. La giunta Gatti ha fatto ricorso al Consiglio di Stato nella speranza di ridurre i danni, noi speriamo che l'importo da risarcire possa essere ridotto, ma la sentenza, a questo punto, non può essere ribaltata. Bastava che la Giunta Cazzaniga ammettesse apertamente, con adeguata motivazione che, non era sua intenzione procedere alla costruzione della piscina e avesse provveduto all'indennizzo della società incaricata per il progetto. Per quale motivo non è stato fatto e si è preferito mentire, sostenendo l'esistenza di delibere illegittime della Giunta Mauri?
L'obiettivo di Insieme per Besana di "non fare la piscina" doveva essere raggiunto ad ogni costo, ma a caro prezzo per gli stessi Cittadini besanesi.
Sempre dallo stesso volantino targato Insieme per Besana apprendiamo come la precedente giunta Cazzaniga scarichi sulla Giunta Mauri il lascito di pesanti eredità. Vorremmo precisare che la situazione Metancastano non è stata gestita correttamente dalla giunta Cazzaniga, l'importo versato di euro 1.800.000 più IVA, più interessi legali, a titolo di indennità per il riscatto dell'impianto di distribuzione del gas metano è stato liquidato con troppa facilità. La convenzione con la società Metancastano approvata con delibera di giunta Crippa n. 200 del 5/10/1968 non prevedeva che a fine gestione l'impianto fosse riscattato, quindi la questione andava valutata da organismi superiori.
Noi sosteniamo sempre che il denaro pubblico va gestito in modo oculato e per questo in data 16/06/2010 Progetto Persona ha inoltrato ad organismi preposti tutta la documentazione inerente la Metancastano in modo che si possa arrivare a stabilire se questo gravoso importo sia stato speso correttamente, in armonia con la Convenzione. Per quanto riguarda i contenziosi della giunta Mauri, vorremmo ricordare a Cazzaniga che oltre l'80% sono andati a buon fine per il Comune, il resto sono stati risolti "a tarallucci e vino" da coloro che ora pensano di infangare altri per giustificare i propri errori. La giunta Mauri non era solita privilegiare solo alcuni dei Cittadini besanesi, come altri invece hanno dimostrato di fare in più occasioni, giustificandosi sempre in modo poco trasparente.
Quanto dichiarato dall'Assessore Cereda corrisponde alla verità e noi intendiamo, con questo articolo, dimostrare perché riteniamo che sia corretto quanto sostenuto dall'attuale maggioranza.
Il Consiglio comunale del 29 novembre 2012 prevedeva al terzo punto dell'ordine del giorno un accantonamento di euro 400.000 per far fronte al pagamento dell'indennizzo previsto dalla sentenza del TAR Lombardia per l'annullamento, da parte della Giunta Cazzaniga, del procedimento per la costruzione della piscina. In un articolo del 4 dicembre 2012 sul nostro sito avevamo sommariamente spiegato questo punto.
La vicenda della piscina ricostruita dal volantino di Insieme per Besana è facilmente smentibile, infatti non è vero che i Cittadini di Besana erano contrari alla piscina, ma solo 12 commercianti più un cittadino di un altro Comune, che sono ricorsi al Presidente della Repubblica, con falsità ampiamente dimostrabili, da documenti in nostro possesso, erano contrari; a meno che Cazzaniga e i suoi non ritengano che 12 persone possano rappresentare l'intera popolazione che, al contrario, ancora oggi, sostiene l'utilità di una piscina a Besana.
Inoltre non risponde a verità il fatto che, una parte della maggioranza Mauri fosse contraria alla piscina, pensare che una parte di maggioranza sia contraria perché un solo Consigliere si astiene dalla votazione è veramente assurdo. Altra falsità, all'insediamento della Giunta Cazzaniga, il progetto piscina non presentava alcuna anomalia ed infatti il TAR Lombardia ha ampiamente riconosciuto la correttezza del procedimento. La questione fidejussioni, non è come si vuol far credere, infatti queste, come da procedimento, sarebbero state emesse ovviamente dalla società che avrebbe preso in carico l'opera, solo dopo l'approvazione definitiva di tutto l'iter procedurale. Il procedimento definitivo non prevedeva alcun centro commerciale, ma solo un centro destinato ad attività strettamente attinenti allo sport e/o ricreative, ciò lo possiamo ampiamente dedurre dalla delibera di Consiglio comunale n. 38 del 26/04/2004, in perfetta sintonia con le norme del Parco della Valle del Lambro e quelle della Provincia di Milano. L'unica verità è quella che riguarda l'assenza di Mauri nella Giunta, che avrebbe dovuto deliberare il completamento dell'iter per la piscina, in quanto impegnato all'ALER di Milano per concludere l'accordo per un finanziamento di 1.275.000 euro, che sarebbe servito, in parte, per la ristrutturazione delle case popolari ALER di Besana, come poi, di fatto, è avvenuto; la restante parte è stata poi utilizzata dalla giunta Cazzaniga per le case in autocostruzione di Calò. Quindi la delibera di giunta n. 149 del 26/05/2004, che aveva per oggetto: "Realizzazione centro natatorio e gestione dell'intero centro sportivo - concessione - capitolato programma e schema Bando di gara", non è stata accantonata per mancanza di accordi nella maggioranza, come qualcuno vuol far credere, ma per la motivazione che si evince dalla stessa delibera non approvata: "il Segretario Generale, peraltro, fa presente che il signor Sindaco comunica di doversi assentare, abbandonando la seduta, dovendosi recare a Milano per impegni istituzionali e il Segretario fa inoltre presente che la proposta di deliberazione è stata trasmessa dall'ufficio competente in mattinata, (la giunta si era riunita alle ore 13,00) per cui non vi è stato il tempo di procedere, per quanto di competenza, all'esame della proposta e degli allegati documenti." (era consuetudine della giunta Mauri vagliare attentamente, con il Segretario generale, in ogni seduta di giunta, qualsiasi documento prima dell'approvazione).
Gli unici cinque assessori presenti quel giorno in giunta, peccando di presunzione, per l'assoluta convinzione di poter vincere ancora le elezioni, decidono di rimandare il tutto al dopo elezioni, non avendo a disposizione altro tempo visto le imminenti votazioni svoltesi poi il 12/13 giugno 2004. Questo è da considerarsi l'unica leggerezza che può essere imputata ad una Giunta Mauri non al completo.
Nella campagna elettorale del 2004, tutti gli schieramenti politici prevedevano la costruzione della piscina, e questo dimostra quanto la popolazione fosse convinta della necessità di un centro sportivo efficiente e di un centro natatorio indispensabile, ma è certo che lo schieramento di Cazzaniga già aveva deciso che la piscina non sarebbe stata costruita. Per quale motivo? Forse perché nel gruppo di Insieme per Besana c'erano soggetti compartecipi di un'altra piscina, frequentata ancora oggi dagli alunni delle scuole besanesi? O c'è dell'altro? Qualcuno potrà pensare che queste sono nostre supposizioni, ma i documenti che compongono il dossier completo relativo alla piscina, del quale Progetto Persona è in possesso, dimostrano esattamente che quanto sosteniamo non sono supposizioni.
Nel giugno 2004, Insieme per Besana vince le elezioni, la Giunta Cazzaniga succede alla Giunta Mauri, ma contrariamente a quanto si sostiene nel volantino, non ci sono situazioni ingarbugliate, ma si creano successivamente. E' vero il P.R.G. di Mauri viene annullato dal TAR nel novembre 2004, che coincidenza, qualcuno ha tifato o ci ha messo del proprio perché venisse annullato? Dall'annullamento del P.R.G. di Mauri all'approvazione di quello di Cazzaniga che, per la verità, non si discosta molto da quello della giunta Mauri, cos'è accaduto? A cosa ha portato questo annullamento? Quanti metri cubi sono stati edificati? Se il P.R.G. di Mauri non fosse stato annullato questi metri cubi non avrebbero potuto essere edificati.
Qualcuno si è preoccupato dello sperpero di denaro pubblico speso per rifare un altro P.R.G. o l'importante era agevolare i poteri forti e la speculazione edilizia?
E' molto interessante sottolineare che, addirittura il nuovo P.R.G. della giunta Cazzaniga ha escluso ogni attività commerciale al centro sportivo comunale, ma noi ci chiediamo, il bar esistente che, va ben oltre, la sola funzione di bar ed è frequentato anche al di fuori degli orari di apertura del centro sportivo comunale, non è un'attività commerciale...?
Per quanto riguarda invece l'incompatibilità della piscina con l'annullamento del P.R.G., ammesso che ci fosse incompatibilità, possiamo considerarla una vera "bufala"; visto che tutto era autorizzato, bastava deliberare l'ultimo passaggio e non ci sarebbero stati problemi. Il P.G.T. è stato annullato nel novembre 2004, l'iter della piscina poteva essere completato subito dopo l' insediamento della nuova Giunta Cazzaniga, il tempo c'era, bastava volerlo.
Il fatto che la giunta Cazzaniga si sia trovata di fronte ad un ricorso straordinario presentato al Presidente della Repubblica, come dicevamo all'inizio, da soli 12 commercianti + un altro ricorrente, che chiedevano l'annullamento del progetto piscina, è vero; quello che risulta alquanto anomalo però è il fatto che, con il verbale di G.C. n. 243 del 3/11/2004 della giunta Cazzaniga, sia stato annullato il verbale di G.C. n. 100 del 5/04/2004 della giunta Mauri che, assegnava l'incarico all'Avv. Bardelli di Milano, per la difesa del Comune. In questa occasione il Comune sarebbe uscito vincente, in quanto la delibera n. 38 del 26/04/2004 che, i ricorrenti, per la troppa fretta, non hanno trasmesso al Presidente della Repubblica, dimostrava la correttezza del procedimento. Dalla delibera di Cazzaniga n. 243, sopra citata, si evince che la giunta è praticamente d'accordo con i ricorrenti e non ritiene opportuno realizzare il centro commerciale annesso alla piscina, ma quale centro commerciale? Se la delibera n.38 del 26/4/2004 non prevedeva il centro commerciale? Quindi per quale valido motivo il Comune non è stato difeso da alcun legale? Per essere certi che il procedimento venisse annullato? Ed infatti il procedimento ha avuto esito positivo per i ricorrenti. La Giunta Cazzaniga ha sfruttato l'occasione ed ha annullato le delibere relative al procedimento per la costruzione del centro natatorio con delibera di Giunta n. 219 del 14/10/2008 e delibera di Consiglio comunale n.63 del 14 ottobre 2008. Successivamente, però, il TAR Lombardia ha condannato, come tutti sappiamo, il Comune al risarcimento dei danni nei confronti della società Turra che aveva redatto il progetto della piscina. Ed ecco il motivo per cui l'attuale maggioranza è stata costretta ad accantonare la somma di euro 400.000 per il risarcimento danni. La giunta Gatti ha fatto ricorso al Consiglio di Stato nella speranza di ridurre i danni, noi speriamo che l'importo da risarcire possa essere ridotto, ma la sentenza, a questo punto, non può essere ribaltata. Bastava che la Giunta Cazzaniga ammettesse apertamente, con adeguata motivazione che, non era sua intenzione procedere alla costruzione della piscina e avesse provveduto all'indennizzo della società incaricata per il progetto. Per quale motivo non è stato fatto e si è preferito mentire, sostenendo l'esistenza di delibere illegittime della Giunta Mauri?
L'obiettivo di Insieme per Besana di "non fare la piscina" doveva essere raggiunto ad ogni costo, ma a caro prezzo per gli stessi Cittadini besanesi.
Sempre dallo stesso volantino targato Insieme per Besana apprendiamo come la precedente giunta Cazzaniga scarichi sulla Giunta Mauri il lascito di pesanti eredità. Vorremmo precisare che la situazione Metancastano non è stata gestita correttamente dalla giunta Cazzaniga, l'importo versato di euro 1.800.000 più IVA, più interessi legali, a titolo di indennità per il riscatto dell'impianto di distribuzione del gas metano è stato liquidato con troppa facilità. La convenzione con la società Metancastano approvata con delibera di giunta Crippa n. 200 del 5/10/1968 non prevedeva che a fine gestione l'impianto fosse riscattato, quindi la questione andava valutata da organismi superiori.
Noi sosteniamo sempre che il denaro pubblico va gestito in modo oculato e per questo in data 16/06/2010 Progetto Persona ha inoltrato ad organismi preposti tutta la documentazione inerente la Metancastano in modo che si possa arrivare a stabilire se questo gravoso importo sia stato speso correttamente, in armonia con la Convenzione. Per quanto riguarda i contenziosi della giunta Mauri, vorremmo ricordare a Cazzaniga che oltre l'80% sono andati a buon fine per il Comune, il resto sono stati risolti "a tarallucci e vino" da coloro che ora pensano di infangare altri per giustificare i propri errori. La giunta Mauri non era solita privilegiare solo alcuni dei Cittadini besanesi, come altri invece hanno dimostrato di fare in più occasioni, giustificandosi sempre in modo poco trasparente.