Non uno straccio di ministro. Non Monti, per la paura di contestazioni. Fatto sta che nessun membro del governo è sul luogo del disastro.
Il presidente della repubblica (!) non rinuncia alla festa della repubblica, che per definizione è una festa, mentre i morti sono ancora caldi.
Gia' i morti. Buona parte di loro sono operai e artigiani gia' al lavoro dopo la prima scossa. Simbolo di quell'italia che confonde il lavoro con la vita, che non fa distinzione tra collaboratore e datore di lavoro. Quell'italia a cui unicamente è chiesto di pagare la crisi, a cui unicamente è chiesto di fare sacrifici per mantenere sprechi e feste che visti da qui, appaiono appartenere ad "altri". Come le massime istituzioni di uno stato che evidentemente non è nostro.