lunedì 5 agosto 2013

Un uomo un perché: Ivano Riva


Oggi ci occupiamo di una grande personalità nata e cresciuta sul territorio di Besana: Ivano Riva, ex capogruppo di Insieme per Besana tra il 2004 e il 2009, che possiamo tranquillamente definire una tra le menti più eccelse del centro sinistra nostrano.


Tale è la levatura morale del Riva, che tutt'oggi è considerato un esempio di devozione ai principi cristiani e rispetto degli ideali democratici, dei quali lui è convinto sostenitore.

Convinto antirazzista ed eterno aiutante dei più deboli, tre anni fa comprò una modesta BMW M3, di quelle che anche l'ultimo clandestino sbarcato a Lampedusa può permettersi, rubata ahi lui nel mese di marzo di quest'anno. Ma il buon Riva non si scoraggia: torna dal concessionario e ordina una nuova BMW M3, facendo così della beneficenza a favore dei poveri lavoratori tedeschi della BMW.

Il suo lavoro in Consiglio comunale è stato talmente proficuo ed innovativo, che tra i provvedimenti più importanti fatti votare e approvati dal Riva ricordiamo la Metancastano e lo stralcio della delibera sulla piscina, che hanno portato la totalità dei besanesi a sborsare circa 2.100.000 € e i quali tutt'oggi ringraziano Ivano per l'abilità dimostrata nell'amministrare Besana e, talmente rimasti colpiti da tale profilo da statista, hanno (giustamente) deciso di non rivotarlo alle comunali del 2009.

In questo tripudio di capacità umane, politiche, tattiche e di rispetto dei valori cristiano-democratici, non potevano mancare i suoi aforismi, così pacati e pieni di amore verso il prossimo, sempre pronti a tendere una mano verso chi la pensa in modo diverso da lui.
In particolare le frasi piene d'amore vengono rivolte quasi giornalmente ai leghisti (ma non solo). 

Vediamo qualche esempio:




Che dire.. Probabilmente il nostro Ivanone è convinto che siano stati i leghisti a rubargli la sua preziosa e popolare M3, altrimenti tutto questo rancore non sarebbe giustificato.

A parte gli scherzi, c'è poco da commentare seriamente.

Noi leghisti saremo "beceri", "ignoranti", "bestie", "teste di minchia", "pirla", ma a Besana non ci siamo mai permessi di scrivere stronzate di questo tipo su Fb.

Forse perché siamo meno frustrati, forse perché siamo più educati, forse che abbiamo una mente più aperta, forse perché non abbiamo lo stesso rancore e complesso d'inferiorità che lui ha nei nostri confronti.

Un trentacinquenne, che si ritiene democratico, frequentatore degli oratori, ex catechista, impegnato nell'attività parrocchiale di Montesiro, impegnato nello sport e medico praticante che scrive tali bassezze su Facebook, piene di cattiveria e volgarità, per quanto mi riguarda è un poveretto.

Uno con queste qualità dovrebbe essere un esempio per tutti, il classico bravo ragazzo a cui affidare i figli durante le settimane dell'oratorio feriale e le conseguenti gite. Invece il sig. Riva manifesta una cattiveria inaudita su Fb, al punto di augurare a chi gli ha rubato la macchina di "schiantarti a 300 all'ora e spiaccicarti tra immani sofferenze, e spera che non sia io a soccorrerti.. Devi morire, bastardo!".

Mettendo da parte gli insulti alla Lega, trovo scandaloso che un medico/cattolico/democratico possa augurare una cosa del genere ad una persona, anche se quest'ultima gli ha rubato la sua amata macchina.

Se questo era o è uno dei personaggi più importanti del centro sinistra besanese, viene da chiedersi come siano conciati gli altri.
Siamo di fronte al classico pensiero "cattodemocratico", evoluzione in negativo del pensiero "cattocomunista" e che annovera molti adepti a Besana: estremamente buonisti nei confronti, ad esempio, dell'immigrazione, tanto che non è possibile andare contro il pensiero unico di sinistra in quanto si viene bollati immediatamente come "razzisti"; ma al contrario è lecito insultare i tuoi indegni avversari politici e lanciare contro di loro qualsiasi offesa possibile.

Ma se i leghisti sono  "beceri", "ignoranti", "bestie", "teste di minchia", "pirla" ecc , un medico del Pd, cattolico praticante e impegnato nel sociale, ma carico di odio, volgare e frustrato come dobbiamo definirlo?

Preferiamo non scendere al suo livello, perché è veramente troppo basso.

 Ale Corbetta