A fine maggio il
Consiglio comunale ha approvato il bilancio. Avere i conti in ordine è un lungo
e silenzioso sforzo, che forse non tutti colgono di primo impatto ma che è
necessario per raggiungere grandi traguardi.
Il primo grande traguardo
è che Besana manterrà l’IMU al minimo. Sono pochissimi i comuni che possono
fare altrettanto. Abitare e lavorare a Besana in questo senso è un risparmio.
Infatti il comune attutisce il colpo dell’IMU sulle famiglie “smenandoci”
500.000€. Se non avessimo messo i conti
in ordine non avremmo potuto farlo.
Altro grande risultato è
la chiusura di ben 17 mutui per un totale di circa 1.500.000€. Dalla chiusura di
questi mutui risparmieremo circa 200.000€ all’anno per i prossimi anni.
C’è una cosa che vi
voglio raccontare per farvi capire quanto sia difficile sistemare i conti a
Besana.
Uno di questi mutui che
abbiamo chiuso, era stato acceso nel 2004 dalla precedente amministrazione per
la nuova sala consigliare, per un totale di 1.200.000€. Dal 2004 ad oggi tutti
noi abbiamo pagato le rate, quindi restituendo il capitale e pagando gli interessi. Peccato che i
lavori non siano mai partiti…
E’ come se voi aveste
fatto il mutuo per ristrutturare casa, senza ristrutturarla! Recuperare questi
disastri però è dura.
Altro risultato a cui
teniamo moltissimo riguarda gli oneri di urbanizzazione. Il mercato immobiliare
è fermo e la difesa del verde e dei nostri paesi era, ed è, un impegno
prioritario. Infatti Besana può andare avanti senza costruire. Anche in questo
caso sono pochissimi i comuni della Brianza che possono fare altrettanto.
Noi invece, non abbiamo
bisogno di far costruire per pagare gli stipendi dei dipendenti e le bollette.
Inoltre anche quest’anno
è confermato il contributo di 65€ ad alunno alle nostre scuole. Ben il 30% in più rispetto al passato.
In mezzo a tutto questo
tenete conto che non abbiamo tagliato i servizi sociali e nessuna tassa comunale è aumentata: dalla tassa sui rifiuti,
all’irpef comunale. La mensa scolastica è diminuita mentre sui trasporti
scolastici abbiamo chiesto alle famiglie uno sforzo, non economico, riducendo
le fermate e, grazie al loro importante contributo, il comune risparmia circa
100.000€ all’anno, così come molto è stato recuperato dalla lotta all’evasione
dell’ICI, e dalla riduzione dei dipendenti comunali.
Il grande assente nello
sforzo a difesa della gente è lo stato. Dal nostro insediamento tornano 600.000€ in meno delle nostre
tasse e abbiamo potuto spendere 800.000€ in meno per via del patto di
stabilità. E nessuno riesce a spiegarci ragionevolmente come la Sicilia assuma
i camminatori…
Emanuele Pozzoli