venerdì 29 giugno 2012

Il lavoro che non si vede ma si sente


A fine maggio il Consiglio comunale ha approvato il bilancio. Avere i conti in ordine è un lungo e silenzioso sforzo, che forse non tutti colgono di primo impatto ma che è necessario per raggiungere grandi traguardi.


Il primo grande traguardo è che Besana manterrà l’IMU al minimo. Sono pochissimi i comuni che possono fare altrettanto. Abitare e lavorare a Besana in questo senso è un risparmio. Infatti il comune attutisce il colpo dell’IMU sulle famiglie “smenandoci” 500.000€. Se non avessimo messo i conti in ordine non avremmo potuto farlo.
Altro grande risultato è la chiusura di ben 17 mutui per un totale di circa 1.500.000€. Dalla chiusura di questi mutui risparmieremo circa 200.000€ all’anno per i prossimi anni.
C’è una cosa che vi voglio raccontare per farvi capire quanto sia difficile sistemare i conti a Besana.
Uno di questi mutui che abbiamo chiuso, era stato acceso nel 2004 dalla precedente amministrazione per la nuova sala consigliare, per un totale di 1.200.000€. Dal 2004 ad oggi tutti noi abbiamo pagato le rate, quindi restituendo il capitale e pagando gli interessi. Peccato che i lavori non siano mai partiti…
E’ come se voi aveste fatto il mutuo per ristrutturare casa, senza ristrutturarla! Recuperare questi disastri però è dura.
Altro risultato a cui teniamo moltissimo riguarda gli oneri di urbanizzazione. Il mercato immobiliare è fermo e la difesa del verde e dei nostri paesi era, ed è, un impegno prioritario. Infatti Besana può andare avanti senza costruire. Anche in questo caso sono pochissimi i comuni della Brianza che possono fare altrettanto.
Noi invece, non abbiamo bisogno di far costruire per pagare gli stipendi dei dipendenti e le bollette.
Inoltre anche quest’anno è confermato il contributo di 65€ ad alunno alle nostre scuole. Ben il 30% in più rispetto al passato.
In mezzo a tutto questo tenete conto che non abbiamo tagliato i servizi sociali e nessuna tassa comunale è aumentata: dalla tassa sui rifiuti, all’irpef comunale. La mensa scolastica è diminuita mentre sui trasporti scolastici abbiamo chiesto alle famiglie uno sforzo, non economico, riducendo le fermate e, grazie al loro importante contributo, il comune risparmia circa 100.000€ all’anno, così come molto è stato recuperato dalla lotta all’evasione dell’ICI, e dalla riduzione dei dipendenti comunali.
Il grande assente nello sforzo a difesa della gente è lo stato. Dal nostro insediamento tornano 600.000€ in meno delle nostre tasse e abbiamo potuto spendere 800.000€ in meno per via del patto di stabilità. E nessuno riesce a spiegarci ragionevolmente come la Sicilia assuma i camminatori…
Emanuele Pozzoli