giovedì 27 settembre 2012

Un'altra Besana

Le contrapposizioni, le idee diverse, le differenti visioni del mondo non si manifestano solo nelle grandi scelte ma anche nelle piccole cose.

I Consigli comunali di queste settimane lo dimostrano. Prima a Calò, dove è stato discusso l'importante futuro della frazione, poi quello di domani sera a Zoccorino che vedrà il via alla realizzazione dell'acquedotto nella frazione. Problema non secondario per Zoccorino e la Siserana, dove spesso manca l'acqua.
La volontà, già espressa nel programma elettorale che i besanesi hanno sottoscritto votando questa maggioranza, è di portare il Consiglio nei luoghi che tocca. Quindi se si prendono rilevanti decisioni per una frazione si va nella frazione.
Per un territorio molto vasto e con 6 paesi come Besana, questa scelta significa stare vicini alla gente, significa volere un comune che sia al servizio delle persone e non il contrario. Significa far sentire il consiglio (l'organo massimo del comune) presente e vivo anche nelle frazioni, che altrimenti si sentono lontane. Significa che le decisioni non vengono prese in modo distaccato e distante ma sono vissute. 
Questa è una visione di Besana, la mia, la nostra, quella della maggioranza.
Poi c'è quell'altra, quella dell'opposizione. La solita.
L'immagine di un comune che debba essere raggiunto e non che ci viene incontro. Il capogruppo del PD Maddalena Mauri ha avuto modo di dirci che "non ravvisa le particolari esigenze" volute dal regolamento di svolgere il consiglio comunale nella frazione nella quale tra l'altro vive. 
Non di soli regolamenti vive l'uomo... noi  sentiamo la particolare esigenza di far sentire il comune vicino ai besanesi. 
Certo, qualcuno dirà che lo facciamo per motivi elettorali, come è già successo, ma d'altronde ciascun dal proprio cuor l'altrui misura.