Parole come pietre, un pugno nello stomaco quando una donna augura lo stupro ad un'altra, ancor di più deprecabili se dette con sfondo razzista.
Non penso sia neanche necessario, ne valga la pena, nominare chi ha proferito un simile insulto nei confronti del Ministro all'integrazione, in quanto è sulla bocca di tutti, in rete e non.
Un conto, evidentemente, è essere in disaccordo con una linea di agire politico, un conto scadere in simili bassezze che prima di essere un insulto alla persona in sé sono un insulto per tutte le donne. Si combatte con le idee e le proposte non con la violenza verbale gratuita.
Simili affermazioni sono di quanto più lontano possa esserci dal cuore di un militante della Lega Nord.
Purtroppo sono consapevole che naturalmente tali esternazioni possono far cadere nel sempre vivo cliché dei leghisti razzisti: invito chiunque, dunque, a guardare i profili di due leghisti doc, Sandy Cane o Tony Iwobi.
Con questo credo di esser stata abbastanza chiara nel ribadire ancora una volta quello che è stato già detto in queste ore da vari esponenti della Lega Nord:
« Va condannata in maniera netta. Il partito non accetta minimamente prese di posizione di questa natura» R.Marcato -Segretario Provinciale Lega Nord di Padova
« Mi dissocio nella maniera più totale dalla frase violenta, stupida e inopportuna scritta dalla consigliera di quartiere di Padova Dolores Valandro su Facebook nei confronti del ministro Kyenge. Si tratta di una sua personale iniziativa che non è condivisa dal Movimento» M.Bitonci- capogruppo della Lega Nord al Senato
«Mi scuso io con il ministro Kyenge a nome del movimento per le espressioni inqualificabili, violente e demenziali. Nei grandi numeri la persona che si comporta in maniera scorretta c'è ma non rappresenta un gruppo o una linea di pensiero. » Tosi
«Chieda scusa chi oggi con un post vergognoso ha insultato anche i veneti e una regione come il Veneto, dove l'integrazione funziona e, da sempre, rappresenta un modello a livello nazionale. Si tratta di un episodio da cui prendo le distanze e che condanno senza se e senza ma. Gli episodi come quello di oggi non appartengono alla cultura e alla mentalità dei veneti e per questo ribadisco con forza la mia condanna ad un attacco vile ed ingiustificato» Zaia
P.P.Riva