Ma di cosa stiamo parlando?Ma smettiamola!
Giovedì sera scorso sembrava di essere immersi nel teatro dell'assurdo, persone o meglio personaggi con maschere che giocano a spararla più grande del vicino in un crescendo di balle ed insinuazioni alquanto incredibili.
Ma partiamo dal principio per chiarezza, perché ormai si sta arrivando veramente al paradosso.
Dunque, la serata ha come tema l'aumento dell'irpef, le motivazioni e la storia infinita della piscina mai realizzata.
Come noto a tutti ormai siamo stati condannati a risarcire con 400.000 euro le due società per la mancata realizzazione della piscina.
Perché?la scelta tutta politica-amministrativa dell'ex sindaco Sergio Cazzaniga di effettuare l'annullamento della delibera per la costruzione della suddetta, in luogo della revoca.
Intendiamoci una scelta legittima da parte di un sindaco e della sua maggioranza, altrettanto legittimo, però, essere in disaccordo allora dai banchi della minoranza ed oggi come componente di maggioranza da parte della Lega Nord.
La scelta della revoca come evidenziato inequivocabilmente dagli atti avrebbe comportato una penale di 100.000 euro.
Certo non briciole ma perlomeno certamente minore rispetto ai soldi che dobbiamo ora e in una condizione esonerata dal patto di stabilità che ci impedisce di poter usare i liquidi del nostro tesoretto comunale.
Nonostante qualcuno durante l'ultimo consiglio comunale, in data 30 settembre, cercasse di confondere le acque, forse per sbadataggine o per non conoscenza (ci si chiede se uno sguardo alle carte e ai dati fosse troppo oneroso quando ci si deve presentare ad un consiglio e se ne è parte anche se sui banchi di minoranza e dopo una lunga assenza) la questione è questa.
La sentenza può cambiare in nostro favore? Certo, il comune si è impegnato con i suoi legali a trovare una soluzione, un compromesso che ci si auspica possa diminuire quanto dobbiamo alle due società, ciò non cambia che la scelta fatta è risultata errata, fallimentare, scorretta...definiamola come meglio si crede ma il significato è quello.
Così semplice, lineare e correttamente esposto dai nostri assessori Alice Riva e Davide Cereda che mi sarei aspettata, forse troppo ingenuamente, una presa di responsabilità e un ammissione da parte dell'intera ex giunta Cazzaniga :vero è così, ora rimbocchiamoci le mani e lavoriamo assieme.
Invece no, ancora una volta stantie parole, il tentativo di proporre, ben due volte, di utilizzare i soldi della cessione della farmacia per riparare al danno.
L' eventualità ammessa poi non fattibile dallo stesso Cazzaniga (dopo spiegazione eloquente di Cereda) è comunque una proposta; certo tardiva rispetto al luogo preposto ed idoneo quale consiglio comunale dove il silenzio è stato totale, ma è una proposta.
Nonostante l'impegno nel trovare la soluzione più idonea o meno dolente per i cittadini besanesi, l'amministrazione molto umilmente si è dimostrata ben disposta ad effettuare una variazione se venisse fatta una proposta migliore di quella trovata.
A questo punto l'assurdo: da un personaggio del pubblico l'accusa "prendetevi la responsabilità di aver essere stati gli unici a votare a favore dell'aumento Irpef.
Ma ci stiamo prendendo in giro?
Se la maggioranza non avesse responsabilmente votato a favore e se ne fosse lavata le mani, in quanto errore non suo, cosa sarebbe successo?avremmo sforato il patto di stabilità.. Allora quali conseguenze avrebbe avuto?
È davvero troppo comodo lavarsi le mani e lasciare agli altri la patata bollente!
Dove erano giovedì scorso tutti i componenti dell'ex giunta, persone con cui l'ex sindaco ha condiviso le scelte? La tanto decantata responsabilità non consiste nel presentarsi faccia a faccia con i cittadini? quale migliore occasione di dimostrare una certa serietà ?
Infine l'ultimo paradosso è il sentirsi dare dei maleducati da parte di un Certo pubblico da cui arrivano insulti, parolacce, minacce, bestemmie... Ma stiamo impazzendo? Per favore almeno abbiate perlomeno la decenza di tacere!
Ecco...Se dobbiamo davvero imparare la buona educazione certo siete gli ultimi degli ultimi che possono insegnare. Maleducati.
Cosa ho visto quindi in poche righe giovedì scorso?
Follie, vagheggiamenti, paradossi, musi lunghi, persone completamente impreparate da una parte ed una amministrazione competente, adeguata al suo ruolo, pronta al dialogo, seria, responsabile e chiara, dall'altra.
Ecco tutto.
PaolaPatriziaRiva