martedì 30 settembre 2014

TSEH'-DEK

Niente è definitivo, per definizione.

Figuriamoci le sentenze del Consiglio di Stato
Certo dopo il consiglio di stato a chi rivolgerci per alimentare l'accanimento terapeutico della vicenda piscina.
Ogni azione è lecita? Ogni ricorso (con costi relativi) sarà possibile pur di non fare diventare esecutive tre sentenze (due TAR è un CDS) di per se giá limpide, e permettere a questa amministrazione di rimanere "attaccata" alla cadrega?
Allora avanti con ricorsi! Non vorrete farvi mancare i tribunali internazionali, la corte di giustizia europea, la corte europea dei diritti dell'uomo, il tribunale dell'Aja, la corte di giustizia internazionale e, udite udite, il tribunale internazionale del diritto del Mare.
Vuoi mettere le affinità tra piscina e mare.
L'importante è spostare quanto più possibile in là nel tempo la famosa letterina che si diceva in campagna elettorale, perché se dovesse arrivare, patapum.
Intanto ieri sera in consiglio comunale hanno "ordinato" di non parlare più di questo argomento!
Obbediamo! a noi serviva solo la copia conforme della delibera con il voto contrario.
Altre discussioni verranno affrontate, se mai, a tempo debito.
A presto