martedì 31 marzo 2015

Bentornato buonsenso

La pacatezza, la morigerazione riassunte nello slogan elettorale hanno fatto immaginare ai besanesi un approccio “morbido” all’amministrazione del centro sinistra.

Guardiamo una delle poche cose fatte finora: il besanese.

L’informatore comunale è sempre stato un informatore vero, con poca politica e molta città. La scelta di ogni amministrazione fino ad ora di confermare alla direzione Dario Redaelli ha consolidato questa condivisa (termine che piace al Sindaco solo quando fa comodo) abitudine.

Poi arrivano loro.

Un qualsiasi normodotato non ha potuto non notare una eccessiva sovra rappresentazione della parte politica. Una abnorme ostentata presenza (una pagina a testa per la giunta, con tanto di foto più la pagina del Presidente del Consiglio pur sempre del PD) che non è sfuggita ai besanesi che pacati e morigerati lo sono davvero.

Hanno ridotto il Besanese ad un mero, ridicolo spot che sputa su anni di “percorso condiviso” non da intraprendere, ma che a Besana durava da decenni.

La prova è anche la limitazione della libertà del Direttore con la nomina di un vice Direttore, che pur dotata sicuramente di competenze, è pur sempre un consigliere comunale, di parte. Se la mossa vuole preparare il futuro diciamo subito che il prossimo direttore deve continuare ad essere un terzo rispetto alle forze in Consiglio. Sempre che si voglia “condividere un percorso”. Ovviamente auspicare un cambio immediato di rotta è chiedere troppa grazia.

E’ un film già visto, si presentano bene, vendono pacatezza, poi piano piano si manifestano per quel che sono.

Emanuele Pozzoli