venerdì 22 gennaio 2016

Il palazzetto dello sport va usato per fare sport, non per pregare Allah!


Siamo totalmente contrari alla decisione della giunta Cazzaniga di concedere il palazzetto di Villa Raverio all'associazione islamica "La Pace" di Renate per effettuare la preghiera del venerdì.

Il sindaco è riuscito ancora una volta nell' intento di portare a Besana i problemi degli altri paesi e ciò dimostra tutta la sua incapacità nel difendere i nostri interessi. Sembra quasi che goda nel far fare bella figura ai suoi colleghi e a rimetterci lui e la sua immagine.

Tutto ciò avviene in un momento in cui va usata estrema cautela nel trattare con la comunità musulmana visto quanto sta avvenendo in Europa e nel Medio Oriente dove il terrorismo e l'islamismo continuano a diffondersi e a mietere vittime e disperazione. Nello specifico l'associazione islamica "La Pace" di Renate è stata nei giorni scorsi al centro di insistenti voci circa la presenza al suo interno di estremisti e seguaci del sedicente stato islamico.

Prima di avviare qualsiasi contatto con questa comunità è perciò necessario avere la certezza da parte degli organi preposti di sicurezza che al suo interno non ci siano elementi pericolosi, fanatici religiosi e predicatori d'odio. L'amministrazione deve avere tutte le informazioni sull'identità di queste persone, sui loro trascorsi e sulla loro idee in merito al terrorismo e al modo di vivere occidentale. Inoltre, ci saranno costi da sostenere per l'amministrazione? Chi si occuperà della pulizia del palazzetto?

Abbiamo chiesto all'amministrazione di avere copia dell'accordo stipulato con la prefettura e i comuni di Renate, Briosco e Veduggio e della delibera per la concessione del palazzetto "Ezio Perego" in occasione della preghiera del venerdì per capirne di più. Vogliamo innanzitutto sapere se, oltre a quanto riportato dalla stampa, sono presenti atti ufficiali in Comune. 

E' comunque scandaloso che i consiglieri comunali e tutti i cittadini besanesi non siano stati coinvolti in questa decisione e siano stati costretti a leggere sui giornali la vicenda. Una cosa è certa: la Lega Nord non starà a guardare.


Alessandro Corbetta