Impedire l’apertura di un mega
centro di distribuzione all’ingrosso di prodotti cinesi è l’obiettivo della
Lega Nord in Consiglio provinciale MB.
Non si è ancora spenta l’eco del
sequestro di materiali irregolari al “Mercatone
999” di Desio, che divampa il fuoco del grande centro di distribuzione di
prodotti cinesi bruciato a Monza il 20 settembre.
Questi sono solo gli ultimi due
fatti di cronaca legati alla presenza di una sempre più vasta rete di
distribuzione di prodotti cinesi, i quali non fanno altro che legittimare i
dubbi sulla regolarità dei prodotti venduti, ad esempio sono state sequestrate
addirittura armi dalla Guardia di Finanza a Desio e Monza. E dubbi si fanno
sempre più leciti sulle condizioni di lavoro presenti nelle strutture di
vendita legate alla distribuzione cinese.
Mentre il rispetto delle regole,
spesso estreme fino all’assurdo, sul prodotto e nei luoghi di lavoro, sta
schiacciando l’imprenditoria commerciale tipica brianzola e il mercato viene
“inquinato” da una concorrenza di prezzi sleale ad opera dei prodotti cinesi,
l’Amministrazione comunale di Agrate prevede di realizzare un enorme ( 42.000
mq, quasi sei volte il campo di S. Siro ) centro di distribuzione all’ingrosso
di prodotti cinesi.
Un ingrosso con 200 espositori e
migliaia di prodotti pronti per asfissiare ancor di più il commercio al
dettaglio brianzolo. Senza considerare il danno sociale generato dallo spazio
concesso ai prodotti di importazione, vi è un altro aspetto preoccupante.
L’immensa area destinata al centro di distribuzione cinese era occupata da
un’azienda chimica altamente inquinante l’ “Uquifa”. Questo rende necessari
importanti certezze sulle bonifiche prima di procedere a qualsiasi riutilizzo
dell’area.
E per finire, l’area insiste su
uno snodo viabilistico importantissimo, essendo collegato sia all’autostrada
che alla futura TEEM. Ciò significa creare ulteriore traffico in una zona già
fortemente utilizzata.
Non le valutazioni di opportunità
economica e di difesa del territorio; non le preoccupazioni sulla liceità
dell’attività nella commercializzazione e nella sicurezza sul lavoro; non il
rischio ambientale sull’utilizzo di un’area a rischio e nemmeno le criticità
viabilistiche manifeste legate all’intervento hanno fermato l’Amministrazione
comunale di Agrate nel concedere il via
al maxi centro all’ingrosso di prodotti cinesi.
Per questo la Lega Nord in
Provincia di Monza e della Brianza interviene con un Ordine del Giorno nel
quale si chiede al Presidente, agli Assessori competenti e alla struttura
amministrativa provinciale di intervenire al fine di verificare la
compatibilità urbanistica e trasportistica rispetto al nostro piano
territoriale di coordinamento provinciale e nell’eventualità di impostare un
ricorso in caso di inottemperanza. Queste le intenzioni del Consigliere
Terruzzi, firmatario dell’Ordine del Giorno: “La percezione è di un insediamento commerciale di grandi dimensioni, in
quanto la presenza nel progetto di negozi di piccolo taglio lo configura come
tale. Ma la vera preoccupazione è di un flusso eccessivo ed anomalo di persone
rispetto alla fruizione di un distributore all’ingrosso. Attendo, come il
Consigliere Massimiliano Romeo, una risposta alla sua interrogazione in materia
commerciale sul “progetto agratese” che è stata inoltrata all’Assessorato
competente di Regione Lombardia. Mi chiedo inoltre chi, nel caso si
realizzasse, garantirebbe il controllo sull’accesso di soli commercianti con
partita IVA e non di un pubblico generico che creerebbe di fatto un problema di
concorrenza sleale non solo ai commercianti agratesi ma a tutto il comparto
commerciale dell’intera Brianza.”