giovedì 4 ottobre 2012

Il solito PD, col vizio del mattone


Impedire l’apertura di un mega centro di distribuzione all’ingrosso di prodotti cinesi è l’obiettivo della Lega Nord in Consiglio provinciale MB.


Non si è ancora spenta l’eco del sequestro di materiali irregolari al “Mercatone 999” di Desio, che divampa il fuoco del grande centro di distribuzione di prodotti cinesi bruciato a Monza il 20 settembre.
Questi sono solo gli ultimi due fatti di cronaca legati alla presenza di una sempre più vasta rete di distribuzione di prodotti cinesi, i quali non fanno altro che legittimare i dubbi sulla regolarità dei prodotti venduti, ad esempio sono state sequestrate addirittura armi dalla Guardia di Finanza a Desio e Monza. E dubbi si fanno sempre più leciti sulle condizioni di lavoro presenti nelle strutture di vendita legate alla distribuzione cinese.
Mentre il rispetto delle regole, spesso estreme fino all’assurdo, sul prodotto e nei luoghi di lavoro, sta schiacciando l’imprenditoria commerciale tipica brianzola e il mercato viene “inquinato” da una concorrenza di prezzi sleale ad opera dei prodotti cinesi, l’Amministrazione comunale di Agrate prevede di realizzare un enorme ( 42.000 mq, quasi sei volte il campo di S. Siro ) centro di distribuzione all’ingrosso di prodotti cinesi.
Un ingrosso con 200 espositori e migliaia di prodotti pronti per asfissiare ancor di più il commercio al dettaglio brianzolo. Senza considerare il danno sociale generato dallo spazio concesso ai prodotti di importazione, vi è un altro aspetto preoccupante. L’immensa area destinata al centro di distribuzione cinese era occupata da un’azienda chimica altamente inquinante l’ “Uquifa”. Questo rende necessari importanti certezze sulle bonifiche prima di procedere a qualsiasi riutilizzo dell’area.
E per finire, l’area insiste su uno snodo viabilistico importantissimo, essendo collegato sia all’autostrada che alla futura TEEM. Ciò significa creare ulteriore traffico in una zona già fortemente utilizzata.
Non le valutazioni di opportunità economica e di difesa del territorio; non le preoccupazioni sulla liceità dell’attività nella commercializzazione e nella sicurezza sul lavoro; non il rischio ambientale sull’utilizzo di un’area a rischio e nemmeno le criticità viabilistiche manifeste legate all’intervento hanno fermato l’Amministrazione comunale di Agrate  nel concedere il via al maxi centro all’ingrosso di prodotti cinesi.
Per questo la Lega Nord in Provincia di Monza e della Brianza interviene con un Ordine del Giorno nel quale si chiede al Presidente, agli Assessori competenti e alla struttura amministrativa provinciale di intervenire al fine di verificare la compatibilità urbanistica e trasportistica rispetto al nostro piano territoriale di coordinamento provinciale e nell’eventualità di impostare un ricorso in caso di inottemperanza. Queste le intenzioni del Consigliere Terruzzi, firmatario dell’Ordine del Giorno: “La percezione è di un insediamento commerciale di grandi dimensioni, in quanto la presenza nel progetto di negozi di piccolo taglio lo configura come tale. Ma la vera preoccupazione è di un flusso eccessivo ed anomalo di persone rispetto alla fruizione di un distributore all’ingrosso. Attendo, come il Consigliere Massimiliano Romeo, una risposta alla sua interrogazione in materia commerciale sul “progetto agratese” che è stata inoltrata all’Assessorato competente di Regione Lombardia. Mi chiedo inoltre chi, nel caso si realizzasse, garantirebbe il controllo sull’accesso di soli commercianti con partita IVA e non di un pubblico generico che creerebbe di fatto un problema di concorrenza sleale non solo ai commercianti agratesi ma a tutto il comparto commerciale dell’intera Brianza.”