giovedì 17 ottobre 2013

LA RESA DEI CONTI

Dopo la sentenza del TAR che condanna il Comune a risarcire la società che avrebbe dovuto realizzare la piscina, l’Amministrazione comunale non può far altro che riconoscere il relativo debito di circa 400.000€.
Tale sentenza arriva dopo la decisione dell’Amministrazione guidata da Sergio Cazzaniga nel 2006, di annullare la delibera di via alla realizzazione dell’impianto natatorio al centro sportivo, in luogo della revoca della stessa, come suggerito dall’opposizione di allora.



Questo debito straordinario mina seriamente il rispetto del patto di stabilità.
Perché nonostante l’Amministrazione Gatti abbia accantonato la somma per far fronte a questa mazzata, il perverso meccanismo del patto prevede che il risarcimento sia interamente coperto dalle entrate correnti, vale a dire, dai soldi incassati quest’anno. Quindi il rischio estremamente concreto è un aumento dell’addizionale IRPEF per far fronte alla condanna subita dall’Amministrazione di Insieme per Besana.
Perciò ci troviamo nella paradossale situazione di aver messo il fieno in cascina per i casi di necessità ma di non poterlo usare. Un ulteriore esempio utile a spiegare la situazione, che vale la pena fare per sgombrare il campo da ogni ridicola e prevedibile speculazione, riguarda i lavori in corso della Piazza che sono partiti quest’anno ma sono stati finanziati negli anni precedenti dai risparmi sulla spesa corrente. Quindi anche se non si fosse rifatta la Piazza, la situazione sarebbe la stessa.
Per quanto riguarda l’entità della previsione di aumento, ogni punto base dell’addizionale corrisponde a circa 200.000€, quindi l’aumento dovrebbe essere dello 0.2% per arrivare alla somma di 400.000€. Attualmente l’aliquota è dello 0.5% e l’ultimo aumento risale all’Amministrazione Cazzaniga, quando nel 2007 aumentò la tassa dallo 0.35% all’attuale 0.5%.
Un ulteriore gravoso limite che ci vincola è il blocco di 540.000€ dovuto all’ufficio di piano, un ulteriore infruttuoso debito voluto dalla precedente Amministrazione.
La Giunta Gatti tenterà in ogni modo di limitare un impatto così grave sulle casse del Comune e quindi sulle tasche dei besanesi. Per questo si cercherà ogni soluzione come ad esempio dilazionare il pagamento in più rate e senza interessi per spalmare negli anni il risarcimento per cercare, ancora una volta, di porre un limite ai debiti ereditati dalla precedente amministrazione come, tra gli altri, nei casi della palestra di via Garibaldi e soprattutto del mostruoso debito della vicenda Metancastano con rate abnormi da mezzo milione di euro. Tutto questo però dipenderà dalla volontà del privato di venire incontro al Comune dopo avergli fatto causa.
Inoltre si ricorrerà in Consiglio di Stato, quantomeno per cercare di ridurre l’importo del risarcimento.
Questo fatto risale ormai al 2004 e dimostra quanto le vicende del nostro Comune siano complesse e meritevoli di grande attenzione perché e ci toccano personalmente tanto da arrivare al nostro portafogli. I membri della Giunta Gatti hanno avversato dal 2006 la scelta dell’Amministrazione Cazzaniga di annullare la delibera del “progetto piscina” perché consapevoli che ci avrebbe portato a queste conseguenze ed ora si trovano a gestirle. Con il senso di responsabilità di allora si tenterà ogni via per limitare l’impatto e al tempo stesso si procederà doverosamente all’esame di terzi sulla bontà della scelta della precedente amministrazione.


@EmanuelePozzoli