Tengo a fare una precisazione sulla mia candidatura alle elezioni provinciali essendo ormai pubblica.
Premettendo che abbiamo rischiato di perdere la Provincia di Monza e Brianza appena nata, queste elezioni sono l’occasione per far notare alcune piccole italiche follie. Dopo aver sentito che le provincie sono state abolite vediamo che non è vero. Ed in nome di un risparmio di pochi euro (circa 100 milioni su un bilancio di 8 miliardi) rinunciamo ad un principio più importante dei soldi: le elezioni. E ci troviamo con una riforma dell’architettura dello stato raffazzonata e non organica.
Anche queste elezioni sono strampalate. Svolgendosi tra i soli consiglieri hanno un esito scontato. E così i brianzoli si troveranno come presidente uno, che come presidente non hanno voluto.
Le segreterie dei partiti hanno potuto già conteggiare quanti membri del prossimo consiglio avranno, e in alcuni casi, scegliere a priori chi entrerà in consiglio. Di conseguenza si è resa indispensabile la presenza di uomini di buona volontà, come il sottoscritto, per completare le liste, senza alcuna idea, pretesa o ambizione di diventare consigliere.
Spero che anche Sergio, abbia avuto il mio stesso spirito di sacrificio per il proprio partito (che è anche priorità per Besana), perché altrimenti dovrà dire ai besanesi che cosa sarà prioritario visto che oltre a fare il sindaco, il suo impegno politico sarà anche per l’assemblea dei sindaci della stessa provincia e, se eletto, per il consiglio provinciale.
P.s.
Da come sta facendo il sindaco in questi primi mesi, in effetti di tempo libero ne deve avere molto…
Emanuele Pozzoli