Mare nostrum, Triton... tutto nato per evitare le tragedie del mare. E invece registriamo la più grave ecatombe in termini numerici con 700 morti ieri e la più insopportabile con i cristiani gettati in mare solo qualche giorno fa.
Ergo, le strategie adottate dal governo non funzionano. Aumentano il traffico, arricchiscono gli scafisti, le organizzazioni criminali, se non forse l’isis, e soprattutto sfociano in una organizzazione abnorme estremamente esosa che considera tutti gli immigrati rifugiati, profughi e quindi costa a tutti noi cifre enormi ma soprattutto ci costa un futuro incerto per centinaia di migliaia di persone sul nostro territorio che sono sfuggite e stanno fuggendo al controllo.
E l’unica soluzione che pare possibile, il blocco navale e conseguenti respingimenti, non si può fare. Perché significherebbe rimangiarsi la strategia, dare ragione agli altri e ammettere una sconfitta politica enorme. Poco importa se tutti i governi precedenti (anche quelli di centro sinistra) lo hanno fatto, in modi diversi, ma lo hanno fatto (ad esempio facendo saltare i barconi a Valona).
Quindi avanti così, poco importano le drammatiche, costose e ingiuste conseguenze di una strategia dell’accoglienza che non ha niente di accogliente e umanitario, niente di pragmatico ma ha solo una matrice politica.
La stessa pochezza si riverbera e si amplifica a Besana dove ci si sforza di far partecipare alle giornate del verde pulito, e chissà a cos’altro, gli otto ragazzi che invece vorrebbero solo lavorare per guadagnare qualcosa da spedire a casa. Senza essere discriminati politici, profughi o altro. Come tutti gli altri immigrati, come i connazionali senegalesi che riempiono l’OCV Vetreria sui quali si affacciano gli appartamenti nuovi concessi agli otto ragazzi. Quanta differenza in pochi metri.
Lo sforzo di farli “partecipare ai percorsi condivisi” ha solo finalità politiche. Farli vedere, mostrarli, esorcizzarli. Perché gli “accoglienti” se non fossero sindaco, assessore, consigliere o semplicemente con la tessera del partito di maggioranza non sarebbero stati in prima fila ieri, non avrebbero prestato biciclette. Si sarebbero limitati a qualche dichiarazione da voto facile e fatto leva sulla solita retorica che li limita e nulla più.
Emanuele Pozzoli