Gruppo consigliare Lega Nord
Besana,
23/09/2016
PREMESSO CHE
- Nel comune di Besana in Brianza
in varie località tra cui i semafori di largo Libertà, il mercato comunale, la
chiesa di Villa Raverio, i supermercati e i cimiteri ogni giorno vi sono
persone, generalmente extracomunitari, che si dedicano all’accattonaggio in
diverse forme e alla vendita di merce abusiva.
- Come emerge dalla cronaca e
dalle segnalazioni della cittadinanza, soprattutto durante il mercato
settimanale si registra la presenza di ambulanti abusivi, che occupano gli
stalli senza corrispondere il dovuto pagamento all’AC; inoltre vi operano anche
venditori sprovvisti delle regolari autorizzazioni sanitarie, in particolar
modo per i venditori di prodotti alimentari, costituendo un grave rischio per
la salute della popolazione, che in buona fede acquista merce sprovvista delle
regolari autorizzazioni sanitarie.
CONSIDERATO CHE
- Ai commercianti ambulanti è
richiesto il pagamento dello stallo al fine di esercitare il commercio nel
mercato settimanale ed è pertanto interesse dell’AC controllare il rispetto del
pagamento da parte di tutti gli esercenti ed è dovere dell’AC garantire la
parità di trattamento dei commercianti nella equa riscossione degli importi
dovuti.
- La vendita di merce abusiva
oltre ad arrecare un danno per le casse comunali ed in generale per l’erario,
crea una concorrenza sleale causando danni ai commercianti in regola che con
fatica pagano le tasse e rispettano le leggi.
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
- Nell’area mercato e nelle zone
limitrofe si registra una crescente presenza di parcheggiatori abusivi e
questuanti di ogni genere in misura tale da generare non solo senso di
trascuratezza e assenza dell’AC ma anche un profondo senso di insicurezza tra i
cittadini che si recano al mercato settimanale.
- Secondo quanto testimoniato da
diversi cittadini, i questuanti e i parcheggiatori abusivi si dimostrano in
molti casi molesti nei confronti delle persone, soprattutto più anziane.
- Dietro il fenomeno
dell’accattonaggio vi è spesso un enorme racket gestito da vere e proprie
organizzazioni criminali che giocano soprattutto sulla pelle dei cittadini
extracomunitari, anche minori, i quali vengono sfruttati in questa attività.
RILEVATO CHE:
- Anche la giurisprudenza riconosce
che il cittadino, quale utente della strada ad esempio, ha diritto ad agire
contro l’amministrazione qualora l’utente lamenti un danno per effetto
della mancata adozione da parte dell'amministrazione comunale di misure atte ad
interrompere la pratica dell'accattonaggio, ad
esempio, in un incrocio in cui il cittadino si trova abitualmente a transitare
(Cass. civ. Sez. Unite, 02-07-2015,
n. 13568).
- La responsabilità dell’igiene è in capo al Sindaco (art. 50 c. 5 D.Lgs
267/2000) e che nella fattispecie di Besana il Sindaco è anche assessore con
delega alla polizia locale.
IMEPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
- A potenziare i controlli ed
eliminare la presenza di commercianti abusivi, ripristinando il decoro e
l’ordine pubblico.
- A segnalare alle autorità
competenti la presenza di venditori sprovvisti della regolare licenza.
- Ad allontanare dal territorio
comunale i parcheggiatori abusivi.
- A utilizzare i competenti
servizi comunali per compiere le dovute verifiche su persone che possano
praticare l’elemosina senza trovarsi in condizioni di reale povertà.
- A emettere ordinanza di divieto
contro l’accattonaggio nel territorio del Comune di Besana in Brianza e
garantirne l’applicazione.
Emanuele Pozzoli
Alessandro Corbetta