giovedì 16 luglio 2015

Incapaci 2

Per dieci giorni i besanesi hanno chiamato in comune per lamentare la carenza d'acqua e la risposta è sempre stata la stessa. Colpa del gran caldo.

Ma nessuno per 10 giorni si è preoccupato del problema. Le lamentele dei besanesi sono rimaste inascoltate, fino a che ha fatto polemica un consigliere comunale.

E solo ad allora sono stati chiamati i tecnici e si è risolto il problema, perché la causa non era il gran caldo ma il mancato aumento di pressione.

Per risolvere la cronica carenza d'acqua a Vergo Zoccorino e Villa durante la precedente amministrazione, invece che dare colpa al caldo, si è cercato di capire prima a cosa fosse dovuta. Poi si è trovata la soluzione: la realizzazione di un acquedotto in Siserana costato 150.000€ e finito l'inverno scorso, e l'aumento della pressione nelle zone più basse.

L'acquedotto è stato terminato durante la legislatura di Cazzaniga, senza nemmeno che il sindaco si accorgesse dei lavori in corso sul suo territorio! Anche questo qualifica Sergio Cazzaniga.

Per la pressione invece quest'anno nessuno si è mosso. Come sono andate le cose?

Per dieci giorni i baesanesi hanno chiamato in comune ma nessuno si è mosso.

Come al solito, come dopo i rifiuti di Triuggio, dopo la polemica si tiene la conferenza stampa. Come al solito non dell'assessore competente(?) ma del sindaco, che prima da colpa al gran caldo, poi sente i tecnici (cosa che non aveva fatto fino ad allora) e scopre che è come dice la Lega, nessuno ha regolato la pressione. Ma si può amministrare così?

Mi diranno che non sono stato collaborativo. Ma senza che facessi polemica nessuno si sarebbe mosso. Ma oltre alla collaborazione prima di tutto serve serietà.

Se sono nato e cresciuto a Besana non mi immagino di andare a fare l'assessore al territorio a Buccinasco. Perché quel territorio non lo conosco.

Nel 2009 ho seguito per 5 anni tutti i consigli comunali, letto le delibere e fatto scuola da chi ne sa più di me. Ma nonostante tanti voti presi non ho fatto l'assessore perché non ero pronto, perché è una cosa seria e perché amministrare non significa parlare di alta politica, ma sapere che se non si aprono dei tubi, ci sono decine di famiglie che non hanno l'acqua quando ci sono fuori 35 gradi.

Non si diventa manager a 27 anni, e una città di 15.000 abitanti e 15 km2 è una cosa seria e non ci si improvvisa amministratori nella speranza che poi sia qualcun altro a parlare per te, o a scriverti gli interventi, o peggio a dire che eri presente.

Emanuele Pozzoli