lunedì 4 luglio 2016

SIAMO ALLE SOLITE


Ogni volta che Sergio Cazzaniga si trova a guidare Besana, il nostro comune va incontro a guai giudiziari e amministrativi dovuti ad imperizia se non proprio incapacità.
La vicenda della bretella di Balgano sta assumendo i contorni dell’ennesimo “caso Cazzaniga” dopo le vicende metano, palestra e piscina.   
In totale solitudine l’amministrazione del PD si è infilata in un ginepraio, per uscire dal quale, i besanesi saranno costretti a gravi sacrifici. Pur di realizzare la strada in modo furbo ma non intelligente, sono riusciti in un colpo solo a scontentare i privati costruttori (che vogliono la strada) che hanno già diffidato il comune. I privati proprietari delle aree (che non vogliono la strada) che hanno già fatto un ricorso contro il comune. La Provincia di Monza che ha bloccato il progetto nella forma scelta dalla Giunta a novembre. Insomma un disastro. Ma purtroppo è solo l’inizio.
Infatti, pur di non ammettere gli errori, perseverano in scelte sbagliate e proseguono nell’intenzione di realizzare la strada nonostante ancora nessuno sia riuscito a rispondere alla domanda: A cosa serve la bretella?
Noi, come sempre, abbiamo cercato di salvare il salvabile per il bene di Besana, spiegando in consiglio comunale come evitare possibili ricorsi, successivamente chiedendo al Presidente del consiglio comunale di ritirare la delibera incriminata con una diffida e interpellando la Regione. Inutile ricordare che tutto quello che abbiamo denunciato a novembre è stato poi confermato a giugno.
Ma come si sa, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e la realizzazione di questa strada da parte del PD e di Cazzaniga sembra ormai diventata una prova di forza, un puntiglio, piuttosto che una decisione razionale volta al bene di Besana. Ma si amministra una città di 15.000 abitanti così.
Sempre per puntiglio e arroganza, l’amministrazione non ha voluto aggiungere la tariffa fratelli al nuovo regolamento dell’asilo e non ha accettato le modifiche suggerite alle scontistiche per le tariffe scolastiche. Una impostazione solo ideologica che però non trova conforto nei numeri. Infatti le tariffe scolastiche per le famiglie con più di un bambino nei prossimi anni saranno più care.
Utilizzano le tariffe scolastiche per fare cassa. Atteggiamento miope che non si accorge che dal 2008 al 2015 a Besana sono nati il 45% dei bambini in meno. Per noi invece, è un’emergenza che merita sforzi veri.

Emanuele Pozzoli